STEFANO LOPARCO – PAOLO SORRENTINO VIA CALDIERI, 66 – LAVORI GIOVANILI E CORTOMETRAGGI
In leggero anticipo rispetto all’uscita del film “Parthenope”, è arrivato nelle librerie “Via Caldieri, 66” (www.ilfoglioletterario.it) , ottimo volume di Stefano Loparco dedicato alla prima fase artistica di Paolo Sorrentino e quindi ai suoi primi, pionieristici, cortometraggi.
Secondo libro di Loparco, dopo “Dragoncelli di fuoco”, dedicato al regista napoletano, che si concentra sulla produzione antecedente il grande successo popolare e di critica che ad oggi lo pone come il più importante e celebrato regista italiano degli ultimi vent’anni.
Loparco non si limita ad una minuziosa elencazione dei lavori giovanili del futuro premio Oscar, ma attraverso analisi e aneddotiche (molto bella anche la prefazione ad opera di Bruno Grillo che parla di un “viaggio al centro di un’ossessione” per quello che riguarda la passione per il cinema condivisa, negli anni giovanili, proprio con Sorrentino), ci riporta alla nascita di una vera e propria “scena” artistica e culturale, quella emersa alle pendici del Vesuvio ad inizio anni ’80 e che ha continuato a creare piccoli e grandi gioielli, passando da Piscicelli a Troisi, da Martone a Corsicato, Incerti, De Lillo e Capuano, autentico “nume tutelare”, quest’ultimo, per il Sorrentino di “E’ stata la mano di Dio”.
Un piccolo ma fondamentale libro, a metà strada tra il saggio critico e il manuale di cinema “ad artista unico” (in questo caso Sorrentino, appunto), che appassionerà sia gli amanti del regista partenopeo, che potranno scoprire curiosità e dettagli inediti, sia chi vuole iniziare ad avvicinarsi al “mondo sorrentiniano”. Consigliatissimo!