Passati i cinquant’anni, avere una vita frenetica e pieni di impegni aiuta la mente a rimanere giovane.
Lo rivela uno studio condotto dagli esperti dell’università del Texas di Dallas, negli Stati Uniti, e pubblicato sulla rivista di neurologia Frontiers in Aging Neuroscience.
Gli scienziati hanno dapprima chiesto a un gruppo di trecentotrenta persone di età compresa tra i cinquanta e gli ottantanove anni di descrivere le loro abitudini quotidiane.
Poi le hanno inviate a eseguire una lunga serie di test di memoria e di prontezza di ragionamento.
In questo modo hanno scoperto che a qualsiasi età, indipendentemente dal livello di istruzione, i pazienti che avevano uno stile di vita frenetico e ricchissimo di impegni, erano quelli che avevano ottenuto i migliori risultati nei test.
In particolare, sottolineano gli studiosi, gli ultracinquantenni che durante la giornata sono più occupati, mostrano una maggiore velocità di ragionamento, una memoria più pronta, un vocabolario più ampio e una maggiore capacità di comprensione.
Inoltre chi ha una vita intensa e impegnata, ha anche una migliore memoria episodica, quella speciale abilità che permette di ricordare gli eventi della propria esistenza nella loro interezza, proprio come si sono vissuti nel passato.
Una vita piena di impegni, concludono gli scienziati americani, è uno stimolo molto potente che costringe la mente a restare sempre in allenamento: così la mente rimane giovane più a lungo.