Ciao Chiara, benvenuta su Palcoscenico. Mi fa piacere intervistarti e far conoscere ai nostri lettori web la tua bella carriera.
Caro giornalista virtuale (sarai mica un ologramma???) innanzitutto mi scuso per il ritardo con cui ti rispondo, ma ultimamente è andato in tilt tutto ciò che avevo di elettronico in casa, frullatore compreso, se andava avanti così le risposte ti arrivavano sotto forma di fumetti su dei tovaglioli di carta!!!
Iniziamo cronologicamente e partiamo dalla televisione… Hai avuto una “formazione” classica per quanto riguarda la recitazione, penso al metodo di Raoul Manso e agli studi presso l’Antoniano di Bologna. Ritieni fondamentale quindi la preparazione prima di avvicinarsi a questo mondo?
La preparazione professionale e’ fondamentale, a mio avviso, per qualunque settore, a maggior ragione per un settore cosi’ vasto come quello dello spettacolo, in cui spesso la componente fortuna ed il fatto che siamo in tantissimi ad ambire allo stesso ruolo, determinano soddisfazioni o delusioni. Studiare per migliorare e’ sinonimo di passione, crescita, miglioramento tecnico ed umiltà.
La tua prima esperienza televisiva e’ stata con il mitico “Emilio ’90”, pillola quotidiana realizzata dal gruppo di “Emilio”. Come arrivasti a questo show?
Il mio arrivo ad Emilio e’ stato come un miracolo! Lavoravo da due anni a Rete 7 (TV privata bolognose) e lessi su “Sorrisi e canzoni” che Gaspare e Zuzzurro preparavano un programma comico in occasione dei Mondiali di Calcio.Pensai:”Non ho nulla da perdere e forse ho la proposta giusta per il loro programma. Partii per Milano con una cassetta di miei sondaggi comico/demenziali sul calcio che montavo personalmente. Destino: Zuzzurro davanti ai miei occhi guarda il mio lavoro ma non ride: PANICO!!!! sto per scomparire con il teletrasporto dalla vergogna, ma lui mi blocca e mi dice: “Sei dei nostri! Parti per Bari”. In preda allo choc lo imploro di non illudermi perche’ soffro di gastrite, lui insiste che mi ha preso per davvero, ma nel viaggio in treno verso Bologna mi faccio fuori una scatola di Maalox (istruzioni comprese!!!) perché non ci credo: sono su Italia 1!
Il cast era nutrito di grandi assi della risata come Zuzzurro e Gaspare, Athina Cenci, Carlo Pistarino… Quali consigli hai ricevuto da loro?
Ho avuto consigli da Gaspare e Gene Gnocchi. Ero completamente estranea alle malizie di questo ambiente, quindi mi mettevano in guardia da determinate situazioni e mi suggerivano di andare dritta per la mia strada, di essere sempre fedele al mio stile di lavoro.
Ci sono stati screzi tra di voi?
Vorrai scherzare? Era come una piccola isola felice, uno piu’ simpatico dell’altro! Gene mi dava addirittura consigli sui dischi da comprare perche’ avevamo gli stessi gusti musicali!
Un programma che parla (ironicamente) dei Mondiali ti lancia nel mondo dello sport… Calcio d’estate, Calciomania, Pressing, Super Volley… inutile chiederti se sei una sportiva?
A dodici anni ho cominciato a fare ginnastica artistica agonisticamente, poi ho preso i brevetti di istruttrice di ginnastica artistica, giudice di gara e istruttore di nuoto. Poi ho cominciato a giocare a pallavolo in serie B (Audace Bologna) e ad allenare una squadra femminile di pallavolo. Contemporaneamente insegnavo ginnastica artistica al fianco di Victor Zabo, ex secondo allenatore rumeno di Nadia Comaneci (IL MIO MITO!!!). Sai cosa penso? Che lo sport è proprio una scuola di vita, la migliore: ti insegna la disciplina, l’umilta’ e lo spirito di gruppo. Se c’è un antagonismo, e’ un antagonismo sano, leale.
“Scherzi a parte” ti ha visto protagonista di alcune candid camera; ricordo un tuo scherzo ad Alessandro Gassman che fu davvero divertente! Spesso la critica pero’ ha dichiarato che molti scherzi sembravano preparati… Cosa puoi dirci in merito?
Ho lavorato per ‘Scherzi a parte’ il primo anno del programma. Erano tutti scherzi veri. Hai visto quello che ho fatto a Pagliuca in un ristorante a Bologna? A tavola ho simulato, all’improvviso, l’orgasmo di ‘Harry ti presento Sally’, con Meg Ryan: non sai la faccia che ha fatto Gianluca, era viola dalla vergogna! Non mi sono mai divertita tanto, lui meno!!!
Una esperienza duratura è quella di inviata della trasmissione “Forum”. Hai degli aneddoti da raccontarci circa le continue discussioni dei cittadini protagonisti?
A Forum me ne sono capitate di tutti i colori! Una volta stavo seguendo il litigio di due contadini in merito ad un cavallo. Beh, il cavallo mi ha piantato uno zoccolo sul piede e non l’ha tolto per tutto il tempo dell’esterna: ho dato la linea al giudice Santi Licheri con la faccia BLU!!! Un’altra volta due pescatori mi hanno costretta ad immergermi in acqua con tailleur e tacchi a spillo! Per non parlare dell’anno scorso, che durante una registrazione sono cascata all’indietro sopra un maiale arabo (tipo staccata di Pele’!), mentre il giorno dopo un cane maremmano mi ha stesa nel fango tentando di accoppiarsi con me! E’ un lavoro duro, ma qualcuno deve pur farlo!!!
C’e’ uno show che ti piacerebbe condurre?
Mi piacciono le conduzioni stile Arbore, Dandini, Fazio. Programmi comici in cui il conduttore ha la possibilita’ di improvvisare ma anche di recitare in sketch con i comici.
Quale invece detesti e non faresti mai?
Odio tutti i programmi smielati, retorici, pre-confezionati come dei surgelati!
Altra lunga collaborazione e’ quella con il simpatico Festival di San Scemo parodia di San Remo, che ogni anno propone e lancia cabarettisti e cantanti (ricordo in passato il grosso exploit di Marco Carena, vincitore della prima edizione). Anche in questo caso, trasmissioni all’insegna dell’ironia e il divertimento. Raccontaci questa esperienza…
Il Festival di San Scemo e’ una delle occasioni piu’ divertenti che mi siano capitate nel lavoro! Frutto della genialita’ di Paolo Zumino, permette a gruppi musicali deliranti e demenziali do gareggiare di fronte ad un pubblico formidabile a Torino: TUTTI lanciano addosso alla presentatrice (IO!!!) ed ai cantanti ortaggi, uova, polli spennati, cachi, etc. Vieni letteralmente coperto da colate di qualunque cosa e sei ripreso dalle telecamere mentre tenti di presentare! Saro’ pazza ma in quei momenti, con la faccia coperta da pomodori spiaccicati divento una camionista e mi diverto un mondo!!!
Nel 2000 torni a lavorare con il grande Gigi Sabani per “Stelle del Mediterraneo”. Con lui avevi collaborato nello show di successo “Ci siamo”, prima delle sue disavventure giudiziarie concluse fortunatamente nel migliore dei modi. Come ti sei trovata con Gigi e avete mai parlato delle malignità che lo circondarono qualche anno fa?
A ‘Stelle del Mediterraneo’ non abbiamo assolutamente toccato l’argomento, però l’ho visto molto cambiato, molto più accessibile ed affettuoso. Mi ha fatto davvero piacere ritrovarmi al suo fianco con questo spirito solidale e affiatato!
Chiudiamo il capitolo televisione con il “Festival del Cinema Restaurato” che presenterai dal 2 al 7 Luglio e durante il quale, verranno proiettati diversi classici del nostro cinema. Cosa pensi del cinema italiano e quali sono i film d’epoca che piu’ ti hanno colpito?
Non dimentichero’ mai ‘La ciociara’, ‘Miracolo a Milano’, ‘Amarcord’, ‘Morte a Venezia’ e i film di Toto’. Il cinema italiano ha insegnato tanto al resto del mondo, perche’ il gusto ed il talento artistico fanno parte del DNA del nostro paese.
E tra quelli recenti?
Mi hanno colpito molto L’ultimo bacio di Muccino e i Quaranta passi.
Arriviamo al cinema parlando subito del tuo debutto con “Piccolo grande amore” di Vanzina. Cosa ricordi di questa tua entrata nel mondo cinematografico?
Carlo Vanzina mi trasmise molta tranquillita’, quindi mi trovai immediatamente a mio agio in un settore totalmente diverso da quello della televisione.
Quel film vedeva il debutto di un giovanissimo Raul Bova. Pensavi che in breve tempo sarebbe diventato uno dei nostri attori piu’ richiesti?
Feci una lunga chiacchierata con Raul Bova: era assolutamente evidente il carisma cinematografico che emanava. Ma soprattutto rimasi colpita dalla sua semplicita’ e modestia. Si applicava molto seriamente a quello che stava facendo, a conferma di quello che ti raccontavo prima sullo sport che e’ scuola di vita! Infatti Raul era un nuotatore professionista, prima di passare al cinema.
Arriviamo alla tua fortunata collaborazione con quello che ritengo uno dei piu’ grandi autori e registi italiani ovvero Pupi Avati. Come e’ avvenuto il vostro incontro?
Tanti anni fa, in occasione di ‘Dichiarazioni d’amore’. Fui presentata a Pupi ed Antonio Avati dal loro direttore della fotografia, Cesare Bastelli, che avevo conosciuto a Rete 7. Pupi stava facendo dei provini a tantissimi ragazzi, mi vide e non mi fece nemmeno il provino, assegnandomi il ruolo di una cartomante perche’ lo avevo ispirato cosi’!
Un giudizio sulle tue partecipazioni a “Dichiarazioni d’amore”, “Festival” e “La via degli angeli”…
Dichiarazioni d’amore, era il mio primo film con lui. Un momento prima di cominciare la mia scena si fermo’ e mi disse: “E’ la tua prima scena, in bocca al lupo!”. Fu cosi’ affettuoso che l’emozione che cercavo di nascondere per il fatto di trovarmi di fronte ad uno dei miei miti del cinema, scomparve, lasciando il posto ad una sana concentrazione! “Festival” fu un intervento breve ma divertente in coppia con il fantastico Gianni Cavina, mentre in “La via degli angeli” Pupi mi assegno’ un ruolo consistente e molto divertente, in cui suonavo un tango al pianoforte per davvero (avevo studiato pianoforte da piccola, ma chi si ricordava piu’!). Pensa che durante una scena dovevo tenere il ritmo calciando il pianoforte: ebbene l’ho sfondato con un calcio da terzino! Pupi non ci credeva!!!
Sei nel cast anche del prossimo film di Avati “Il cuore altrove”.”Puoi anticiparci qualcosa circa la storia?
Il cuore altrove e’ ambientato nel 1930 e vede come protagonista uno dei comici piu’ originali del momento, Neri Marcore’, che interpreta il ruolo di un professore di latino molto timido. A Bologna divide la camera della pensione con Nino D’Angelo, barbiere napoletano. Indovina chi interpreta la fidanzata spregiudicata di Nino? IO!!!
Sempre per la “factory” Avati hai realizzato “Il piu’ lungo giorno” per la regia di Roberto Riviello. Quale era il tuo ruolo?
Il piu’ lungo giorno e’ un film bellissimo, realizzato da Atonia Avati e Andrea Scorzoni. Io interpretavo il ruolo della tata del poeta Dino Campana, che gli fu al fianco sempre, nel corso della sua vita travagliata.
Per Antonia Avati hai realizzato un episodio della soap “Caro Domani”. Pensi che Antonia riuscira’ ad imporre il suo nome oppure chiamarsi “Avati” puo’ risultare controproducente per gli inevitabili paragoni?
Durante le riprese del film su Dino Campana, dissi ad Antonia che doveva perseverare in quello che stava facendo perche’ ogni giorno osservavo con quanto istinto e talento svolgeva il suo lavoro. Il nome Avati e’ solo un sinonimo di Super-qualita’! Antonia e’ figlia d’arte, creare storie attraverso le immagini e’ nel suo DNA; inoltre Antonia e’ una persona dotata di una grande sensibilita’, molto acuta, questi sono elementi tipici degli artisti puri, nel bene e nel male.
Recentemente hai lavorato in “Mari del sud” di Marcello Cesena, con Diego Abatantuono e Victoria Abril. Le tue impressioni circa questo film e sul regista e i tuoi colleghi…
Adoro il regista Marcello Cesena sin dai tempi dei suoi programmi televisivi come ‘Hollywood Party’. La sua sceneggiatura era sullo stile di uno dei miei scrittori preferiti, Stefano Benni, quindi mi calai facilmente nel personaggio di Melania. Lavorare con Victoria Abril e’ stato illuminante per tanti motivi: la sua carica, la sua professionalita’ e soprattutto la sua generosita’ nei miei confronti. Infatti mi ha dato tantissimi consigli creando con me un bellissimo affiatamento! Diego e’ molto simpatico e divertente, quindi posso dire che e’ stata un’esperienza splendida!.
La tua interpretazione piu’ recente e’ stata in “Un amore perfetto” con Cesare Cremonini dei “Lunapop”. Come si e’ comportato in qualita’ di attore?
Cesare non aveva mai recitato come attore in un film, ma ha sorpreso tutti quanti sul set per la sua naturalezza e capacita’ di improvvisazione. Abbiamo avuto diverse scene in coppia e ci siamo ammazzati dal ridere perche’, da buoni bolognesi, avevamo molta complicita’ e improvvisavamo spesso!
Parlaci ora di “Terapia di gruppo” il cortometraggio che ti vede debuttare alla regia…
E’ una terapia di gruppo che si svolge all’interno di un manicomio. Tutti i pazienti sono seduti in cerchio, compresa la psichiatra (interpretata da me) che parla con loro. Tra questi folli ci sono anche Mario Marenco e Gianni Fantoni. Partecipero’ al Festival Internazionale dei cortometraggi Premio Nanni Loy (speriamo che non mi lancino i pomodori come a San Scemo …!!!).
C’e’ una regista donna che apprezzi particolarmente o a cui ti ispiri?
Sono un’appassionata di fantascienza, dei films con gli effetti speciali e i tagli di regia dinamici e innovativi. Quindi amo molto Kathryn Bigelow (ex fidanzata e collaboratrice da sempre di James Cameron).
Per il futuro continuerai questa alternanza televisione/cinema o pensi di insistere solo su un campo?
Cerchero’ sempre di far conciliare queste due attivita’ parallelamente, tenendo sempre bene a mente che sono diametralmente opposte: il conduttore TV deve essere se stesso, l’attore deve calarsi nel personaggio che interpreta. L’importante e’ fare prodotti di qualita’ e divertirsi!
Bene Chiara, ringraziandoti per la disponibilita’, concludiamo l’intervista lanciando un saluto “virtuale” ai tuoi ammiratori collegati su Palcoscenico….
Mi e’ venuta un’idea! Ma questa non e’ per un film, ma per una bella merenda: che ne dite di un bel piatto di lasagne con un assaggio di tortellini alla panna? Vi garantisco che dalle mie parti li fanno da premio Oscar!!! UN GROSSO SMACK A TUTTI E … BUON APPETTITO!!!