Ilaria Occhini, ci ha lasciati la grande e dolce diva
E’ morta ieri pomeriggio Ilaria Occhini, attrice di teatro cinema e tv, nata a Firenze 85 anni fa, aveva recitato con i più grandi registi da Visconti, a Ronconi, a Patroni Griffi. Creatura esile e romantica di straordinaria intensità, figlia dello scrittore Berna Occhini, moglie di Raffaele La Capria, ha vinto il David di Donatello con Mine Vaganti di Ozpetek nel 2008. Tra i tanti premi anche il nastro d’argento per Benvenuti in casa Gori del 1992.
Il debutto a 19 anni nel film Terza Liceo con lo pseudonimo di Isabella Redi, poi il diploma all’Accademia Nazionale d’arte drammatica di Roma. In televisione, diretta da Anton Giulio Majano, si è affermata giovanissima negli sceneggiati L’Alfiere e Jane Eyre, mentre in teatro ha debuttato nel 1957 nell’Impresario delle Smirne di Carlo Goldoni per la regia di Luchino Visconti.
E proprio Visconti fu il suo Pigmalione con il trionfo di Uno sguardo dal ponte (1958) e molti altri successi. Il suo sapersi adattare a qualsiasi tipo di esperienza artistica la spinse anche a recitare nel musical Ciao Rudy con Mastroianni, per poi scegliere artisti come Giuseppe Patroni Griffi, Vittorio Gassman, Luca Ronconi.
Vita privata
Dal 1966 era sposata con lo scrittore Raffaele La Capria.
Si impegnò anche in politica, inizialmente al seguito di Marco Pannella e dei Radicali dagli anni ottanta (due le candidature: una alle politiche del 1987 e una alle europee del 2004 con Emma Bonino); nel 2008 aderì invece alla lista Pro Life di Giuliano Ferrara, accettando la proposta di presentarsi nel collegio del Lazio.
Ilaria Occhini ripristinò i vigneti nella fattoria di famiglia di origine cinquecentesca sulle colline attorno ad Arezzo, occupandosene personalmente con figlia Alexandra La Capria (è stata sposata con l’attore e doppiatore Francesco Venditti, dal quale ha avuto due figli) e nipoti.
È morta nella sua città natale, Firenze, il 20 luglio 2019 all’età di 85 anni.