Gianmarco Tamberi straordinaria medaglia d’oro nel salto in alto alle Olimpiadi
“Non ci posso credere, ho sognato questo giorno da così tanto tempo…”. Gianmarco Tamberi è Gianmarco Tamberi, al suo meglio ma sempre se stesso, esuberante e sincero, naturale e incontenibile, figuriamoci dopo essere salito sul tetto del mondo, oro olimpico di salto in alto. “Ho passato ogni tipo di difficoltà pur di riuscirci, avevo questo sogno dentro da così tanto tempo e oggi l’abbiamo realizzato – dice a caldo ai microfoni Rai -. Dico ‘abbiamo’ perché penso a tutte le persone che l’hanno condiviso con me, tutto il team sanitario (e snocciola il suo team, ndr), con papà, con Chiara che mi è stata a fianco, a messo i miei obiettivi davanti alla sua vita: ce l’abbiamo fatta! Abbiamo vinto le Olimpiadi dopo aver passato un infortunio terribile: io non ci posso credere. Finalmente posso dire che ne è valsa la pena”.
Quella di Tamberi è una storia incredibile in particolare per quello che è successo cinque anni fa, quando nell’imminenza dei Giochi di Rio stabilì il nuovo record italiano a 2,39 e poi per tentare 2,41 si infortunò alla caviglia sinistra dovendo saltare l’Olimpiade: “Ho portato il gesso in pedana, non l’ho mai buttato perché per me significa tutto. Significa il giorno in cui ho deciso di provarci. Dopo l’infortunio ho passato una settimana a letto a piangere per tutti i sogni per cui ho lottato, per tutto il lavoro fatto. Un giorno ho deciso di riprovarci e quel giorno ho fatto scrivere da Chiara sul gesso ‘Road do Tokyo”: ‘Proviamoci perché se ci riesco sarà incredibile’. Ed è successo”.