BENZINA, regia di Daniele Falleri
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Loredana Cannata, Elodie Treccani, Cinzia Mascoli con Alberto Bognanni e la partecipazione di Valeria Mafera.
“Benzina” è in origine un romanzo, scritto da Elena Stancanelli, diventato in poco tempo un piccolo “caso”, per l’originalità con cui viene descritto il binomio amore (omosessuale) – morte.
Non ci volle molto per capire che una storia così ben congegnata potesse essere trasferita sul palcoscenico teatrale e sul set cinematografico, e così è stato. La lungimiranza di Lorella Morlotti ha fatto si che “Benzina” potesse diventare una “pièce” teatrale al tempo stesso in cui un altro produttore ne acquistava i diritti cinematografici. La rappresentazione realizzata al Teatro Colosseo di Roma, intriga, diverte, appassiona e lo spettacolo mantiene fede alle mie aspettative. Merito di Daniele Falleri, che ha portato in scena una sua lettura del romanzo, che per motivi “tecnici” e per abitudine nel lasciare un personale “segno” in tutte le sue opere, fa di “Benzina” un’opera imperdibile.
Ma i meriti di Falleri, affermato regista teatrale ma anche ricercato collaboratore televisivo ed “ex attore” (il perché lo leggerete nella sua intervista…) non finiscono certo qui: sua anche l’indovinata scelta del cast e in un periodo dove i ruoli si “regalano” senza riflettere troppo sul rapporto attore – personaggio, questa è proprio una piacevole novità! Loredana Cannata è Stella, un perfetto “maschiaccio”, determinata e innamorata della sua Lenni. Elodie Treccani è Lenni, dolce e insicura, l’animo fragile della coppia.
Cinzia Mascoli è la madre di Lenni, uccisa dalle due ragazze ma che ritorna in scena sotto forma di “essenza” scoprendo per la prima volta la vera natura di sua figlia, i suoi sentimenti, le sue paure, avvicinandosi paradossalmente a lei come mai aveva fatto in vita.
Alle tre protagoniste si aggiunge Alberto Bognanni che irrompe nel ruolo di un avventore del distributore, particolarmente attratto da Stella, causando pericolosi inconvenienti alle due ragazze. Lo stile recitativo è azzeccato, e là dove sono già note le qualità istrioniche della bravissima Cinzia Mascoli (Colpo di Luna, Il testimone dello sposo, Viaggi di nozze), davvero sorprendenti sono state Loredana Cannata ed Elodie Treccani. La prima, (protagonista de “La donna Lupo” di Aurelio Grimaldi e nel cast di “Senso ’45” di Tinto Brass) temperamento siculo “tout court”, regge la scena da veterana, con un impatto molto forte nella caratterizzazione di Stella, sicuramente un ruolo non facile. La seconda, (I ragazzi del muretto, Il Verificatore, L’Ospite, Commesse) esprime anche in scena la dolcezza del suo carattere, risultando naturale e al tempo stesso intensa, davvero una piacevole conferma artistica.