A/R Andata + Ritorno di Marco Ponti
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Su e giù per l’Europa con Vanessa Incontrada!
Questo film va giù come uno di quei gustosi cocktail (come il “Lolita”: rum oro 1/3, rum scuro 1/3, pompelmo 1/2, arancio 1/3, un po’ di sciroppo di papaia) dei quali faresti subito il bis. Grazie al giusto tasso “alcolico” e stralunato delle sue gags, allo squisito bouquet di un cast multietnico (con Kabir Bedi e la splendida Vanessa Incontrada in testa) e al retrogusto dell’omaggio a I soliti ignoti di Mario Monicelli come fettina d’arancia sul bicchiere. Marco Ponti, insomma, dopo l’ottimo Santa Maradona, azzecca anche il mix di questa sua seconda regia, perché A/R Andata + Ritorno ritrova, rinnovandoli, i migliori sapori della commedie italiane d’un tempo che tutti ricordiamo e rivediamo con gran piacere. Quelle dove i canoni del grottesco o della farsa acquistavano una fisionomia di comicità alta grazie ad una sceneggiatura pensata propriamente per il cinema, e non, come avviene oggi nella corrente vanzinista, per traslare malamente il repertorio televisivo o, peggio, le barzellette di qualche pur bravissimo attor comico. Poi, Ponti, ha l’intelligenza di giocare un’altra atout delle commedie d’annata, cioè quella di portare all’interno del cast un interprete di scuola drammatica come Remo Girone, che, da grande e versatile attore quale è, fa perfettamente il paio con l’irresistibile vis comica del Vittorio Gassman del film di Monicelli.
Da questo punto di vista Libero De Rienzo non è certo paragonabile a Totò, ma il giovane attore ha dalla sua il guizzo e la freschezza di una recitazione spontanea che lo fa rendere credibile in ogni situazione, sia essa comica che drammatica, risultando sempre in primo piano e vincente. Da ultimo, ma non per ordine di importanza, il jolly del film è la scelta del repertorio musicale che accompagna la pellicola, dove i Motel Connection (e molti altri gruppi presenti nella colonna sonora) sono perfetti nel sottolineare il mutevole “battito cardiaco” dell’andirivieni dei protagonisti con degli stimolanti elettroshock musicali, che finalmente possiamo gustare anche in un film italiano! Molto ci sarebbe da dire, di positivo, anche sull’interessante modulo fumettistico adottato in alcune scene del film e sull’innovativa linea di montaggio, ganzissimamente curata da Walter Fasano, ma certe cose vanno viste senza la mediazione della parole (comprese le mie), per cui vi invito ad andare a vedere questo film all’Andata e pure al Ritorno di una trasferta al cinema. Che significa? Che è un film da vedere 2 volte! La prima perché si ride e la seconda perché si capisce che c’è proprio poco da ridere… E non per facile ermetismo, ma per quel risvolto a volte tragicomico che come avviene nel film d’un tratto può far parte della nostra vita.
La foto di Vanessa Incontrada è copyright Lucia Ferrario per Palcoscenico.