21 giugno è iniziata lʼestate astronomica e grazie allʼinclinazione dellʼasse terrestre nel nostro Paese le ore di luce saranno oltre 15!
Il primo giorno d’estate si rende omaggio al sole, principale fonte di vita per l’uomo. Per alcuni giorni in un punto preciso, sorgendo e tramontando sempre nella stessa posizione, il sole determina in maniera graduale l’allungarsi o l’accorciarsi delle giornate. Ma se al Polo Nord in coincidenza con il solstizio d’estate sarà sempre giorno, il Polo Sud entrerà nel buio: si avranno quindi i fenomeni denominati rispettivamente Sole di Mezzanotte (24 ore al giorno di luce) e Notti Polari (24 ore al giorno di buio).
Una ricorrenza da sempre molto sentita e celebrata sin dalle primissime civiltà umane: è il solstizio d’estate.
Fin dall’antichità il cambio di direzione che il Sole compie tra il 21 e il 22 giugno è stato salutato come l’inizio di un nuovo periodo di vita. D’altronde, il fenomeno astronomico che determina la giornata più lunga e soleggiata dell’anno ha rappresentato per i popoli antichi l’avvio di un periodo di fertilità, benessere e ricchezza perché in estate la vegetazione è abbondante e i raccolti raggiungono il loro picco massimo.
Il più famoso sito archeologico dedicato al’osservazione del corpo celeste probabilmente è Stonehenge, nel Regno Unito.
Caratterizzato da grandi megaliti che raggiungono fino 50 tonnellate di peso disposti in due cerchi concentrici, sembra servisse agli uomini del Neolitico, forse Druidi, per studiare i fenomeni astronomici legati al Sole, tanto da diventare un vero e proprio tempio. L’asse del tempio, al cui centro si erge un macigno detto “Pietra del tallone” (“Friar’s Heel”), è orientato in direzione dell’alba nei solstizi estivi, ma non di quelli invernali.