TraMe e Tancredi – Tutto quanto è…
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Mostra personale e flash mob di Gisella Meo dal 21 giugno al 3 luglio 2016 presso Galleria della Biblioteca Angelica a Roma (Via di S. Agostino, 11). La mostra ripercorrerà il cammino artistico di Gisella Meo dagli anni cinquanta ad oggi, alla luce del profondo rapporto tra il proprio lavoro e quello del pittore Tancredi Parmeggiani, che conobbe nel 1957 quando frequentava l’accademia veneziana e che compiva in quel periodo una ricerca pittorica personalissima attraverso l’action painting, l’informale e lo spazialismo.
Tancredi, legato all’ambiente di Peggy Guggenheim, lavorava in maniera del tutto originale sul segno, sullo spazio e sul colore utilizzando come elemento modulare il punto. La sua lezione costituì per Gisella un fertile stimolo per la futura attività artistica, che sarà anch’essa incentrata sulla ricerca di collegamenti tra vuoto e pieno.
Gisella Meo opera nel campo dell’arte tessile (f i b e r a r t) e dell’arte territoriale (land art) sin dagli anni ’70, costruisce telai umani e produce attraverso di essi manufatti tessili nel corso di performances pubbliche. Persegue il costante sforzo di utilizzare la maglia, attributo femminile per antonomasia, come strumento di integrazione, di unione e di riparazione.
Nel 2002 ha imbragato una torre medievale, la Torre di Bagnaia nei pressi di Viterbo, con chilometri di nastro elastico nero in commemorazione del dramma delle Torri Gemelle. Un’azione poetica e simbolica per dimostrare, col segno connotante della donna e cioè il tessile, la volontà di salvare i segni di una civiltà costruita dall’uomo.
In questa nuova occasione e in un momento particolarmente delicato per le comunità internazionali, l’artista vuole lanciare un messaggio di pace attraverso la tessitura, intesa come frutto di un lavoro diplomatico internazionale che coinvolga quanti più attori possibili nello sforzo condiviso di creare un mondo “ricucito”, riparato dalle lesioni e dai conflitti secolari.
Lo farà attraverso una performance che si svolgerà sabato 25 giugno 2016, dal titolo La maglia umana, che coinvolgerà i numerosi ragazzi del Liceo artistico Pablo Picasso di Pomezia.
I loro corpi vestiti di bianco assumeranno un aspetto unitario attraverso un filo elastico nero, proprio per simboleggiare un mondo unito e fatto di collegamenti e corrispondenze.
Di fronte allo scontro di mondi e culture quasi irrimediabilmente contrapposte, l’artista contrappone un modello basato non sull’integralismo, ma sull’integrazione e sull’elasticità.
Sarà, quindi, un invito alla riflessione e lo spunto per soffermarsi e meditare su come arrestare la radicalizzazione del conflitto attraverso, per l’appunto, la maglia umana che vuole rappresentare un gesto di speranza: se i grandi “tessitori di accordi” riusciranno a lavorare anch’essi la loro trama, solo allora si potrà considerare riparata l’enorme “smagliatura” tra Oriente e Occidente.
La maglia umana:
Performance con studenti del Liceo Artistico Pablo Picasso di Pomezia
Patrocinio del Senato della Repubblica
Sabato 25 giugno 2016, alle ore 18:00
Piazza S. Agostino
Ufficio Stampa
Fiorentina Galterio – Email: fiorentina.galterio@gmail.com – Tel.: 349.7031924