FRAGOLE
I primi frutti che ci vengono in mente sono indubbiamente le fragole, già mature nelle Regioni d’Italia più calde. Sono golose e ricche di vitamina C e fondamentali in un periodo dell’anno come questo, in cui tendiamo a sentirci più stanchi e spossati.
AVOCADO
Originario di una vasta zona geografica che si estende dalle montagne centrali ed occidentali del Messico, attraverso il Guatemala fino alle coste dell’Oceano Pacifico nell’America centrale, l’albero dell’Avocado può raggiungere anche i 15-20 metri d’altezza. Il frutto, leggermente allungato quasi rassomigliante a una pera, dalla polpa verde o gialla, è particolarmente ricco di beta-carotene e potassio. Ottimo idratante per la nostra pelle è l’olio che se ne ricava, ma non solo, infatti in cucina è l’avocando buonissimo, sia se consumato da solo in macedonie con altra frutta, o se aggiunto ad un po’ di fresca lattuga.
MELE
Il famoso detto “Una mela al giorno toglie il medico di torno” ha certamente un fondo di verità, date le numerose proprietà benefiche di questo frutto portentoso. I nutrienti presenti nella composizione della mela la rendono il frutto più completo. In una mela sono presenti, in perfetto equilibrio, acqua, fibre, proteine, zuccheri e sali minerali.
NESPOLE
Da non dimenticare, anche se meno consumate rispetto alle precedenti, le nespole: quest’ultime hanno una buona riserva di vitamina A e B6, misto a fibre, potassio e manganese.
KIWI
Ci sono poi i kiwi, anch’essi fondamentali se volete far riserva di vitamine, dato che contiene la C, la A e la E. Questi frutti sono particolarmente lassativi, per via del suo alto contenuto di fibre.
POMPELMI E LIMONI
Sul fronte agrumi troviamo i pompelmi con la loro vitamina C, contenuta sia nella qualità gialla che rosa. In primavera hanno la massima fioritura anche i limoni, ottimo come drenante e diuretico, oltre che come coadiuvante della fase digestiva.
LIME
Agrume del genere Citrus, il Lime è molto probabilmente un ibrido tra il cedro e il limone. Molto usato nella preparazione di cocktail, come l’intramontabile Mojito, l’essenza di questo frutto dal colore verdognolo, viene impiegato molto nell’industria cosmetica, soprattutto come profumo.
Ma non è da meno il suo uso in cucina, soprattutto come sostituto del limone, per macedonie o piatti di pesce.
Come tutti gli agrumi una un elevato contenuto di Vitamina C e Sali minerali. È un naturale antiacido gastrico, favorisce la digestione con proprietà toniche, rinfrescanti, antisettiche e per finire antibatteriche.
Perché è importante scegliere la frutta di stagione
Assenza o quantità ridotta di pesticidi. L’attenzione ai temi della salute è sempre più elevata, le persone comprendono quanto sia importante salvaguardare il proprio benessere fisico e lo fanno consumando quantità sempre maggiori di frutta. Benissimo, tutto corretto da un punto di vista concettuale. Allo stesso tempo bisogna tenere in considerazione il fatto che la frutta di stagione cresce più forte in maniera naturale, non è vittima degli attacchi di insetti e parassiti e, di conseguenza, ha bisogno di pochissimi pesticidi per arrivare ad una maturazione ottimale.
Aumento delle proprietà benefiche. Direttamente collegato al punto precedente è l’aumento delle proprietà benefiche per il consumatore. La frutta di stagione è molto più ricca di principi attivi e sostanze nutrienti rispetto a quella coltivata fuori periodo. Lo stesso discorso vale anche per l’apporto calorico, commisurato e proporzionale rispetto alla stagione dell’anno in cui i frutti vengono raccolti in base al loro ciclo di vita.
Sapore migliore. Probabilmente non è neppure necessario spiegare che un’albicocca mangiata a dicembre è meno gustosa di quella consumata in primavera. Analogo discorso può essere fatto con riferimento ai pomodori, alle ciliegie o all’anguria. Ogni frutto ha la sua stagione, ed è solo in quella stagione che manifesta le sue migliori qualità, sia per quanto riguarda il gusto che l’aroma o il profumo. Fanno eccezione i cosiddetti frutti esotici (pensiamo ad esempio all’ananas) che, provenendo da paesi molto lontani, arrivano sulle nostre tavole in qualsiasi periodo dell’anno, e forse non abbiamo mai assaggiato il loro “reale” sapore.
Rispetto per l’ambiente e la terra. Purtroppo per rispettare l’ambiente si dovrebbe scegliere innanzitutto frutta coltivata in luoghi vicini a noi. È impossibile, infatti, non considerare l’impatto ambientale dei trasporti di lungo raggio, per i quali vengono utilizzati prevalentemente combustibili fossili. Stessi combustibili che alimentano anche i sistemi di riscaldamento, raffreddamento e illuminazione delle enormi serre costruite per concederci il lusso di mangiare una zucchina durante le feste di Natale: una cosa del tutto innaturale! Rispettare l’ambiente, quindi, significa scegliere frutta compatibile non solo con la stagione in corso, ma anche con il nostro contesto climatico.
Risparmio economico. Perché mangiare frutta di stagione costa meno? La risposta è più ovvia di quanto sembra, ma per essere chiari possiamo citare un report Coldiretti prodotto nel 2009. In questo report possiamo notare, ad esempio, che un’albicocca mangiata a dicembre deve arrivare dall’Australia. Ciò vuol dire: 16.000 Km di distanza, 9,4 kg di petrolio per ogni Kg di prodotto trasportato e la contestuale emissione di 29,3 kg di CO2 nell’atmosfera. Ovviamente le spese di trasporto vengono caricate sul costo di vendita finale e ricadono interamente sul consumatore. Ragionamento identico può essere fatto per la produzione in serra; in questo caso, infatti, i costi di trasporto sono semplicemente sostituiti da quelli energetici necessari alla produzione.