Al via, venerdì 19 giugno con lo spettacolo “Thanks for Vaselina”, la rassegna tematica promossa dalla Fondazione La Versiliana e dedicata al contemporaneo
in programma al Teatro della Scuderie Granducali di Seravezza
E’ la vera grande novità della stagione 2015 del Festival La Versiliana. Si chiama “Versiliana Upgrade Festival” ed è l’inedita rassegna dedicata esclusivamente alla prosa e alla danza contemporanea che andrà ad arricchire il già nutrito cartellone n. 36 del Festival La Versiliana, firmato dal direttore artistico Luca Lazzareschi (programma completo su www.laversilianafestival.it). Una rassegna sperimentale, promossa dalla Fondazione La Versiliana, con cui il Festival apre le porte alle nuove istanze della scena contemporanea per dare spazio alle giovani compagnie che si sono affacciate da poco tempo nel panorama teatrale italiano, ma che in altrettanto poco tempo hanno saputo conquistare importanti consensi di pubblico e di critica.
Novità anche per quanto riguarda la location: tutti gli spettacoli di Versiliana Upgrade Festival, 8 di prosa e 3 di danza, si svolgeranno infatti al Teatro delle Scuderie Granducali di Seravezza (Viale Leonetto Amadei, Seravezza), che grazie alla collaborazione siglata dalla Fondazione La Versiliana con la Fondazione Terre Medicee e il Comune di Seravezza, ospiterà la rassegna.
Versiliana Upgrade Festival, che ha ricevuto anche il prestigioso patrocinio della Commissione Nazionale per l’UNESCO, aprirà le porte venerdì 19 giugno alle ore 21.30 con lo spettacolo “Thanks for Vaselina” prodotto da Carrozzeria Orfeo, per la drammaturgia di Gabriele Di Luca e la regia congiunta dello stesso Di Luca con Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi.
Vincitore del premio Last Seen 2013 di Klp come migliore spettacolo dell’anno, Thanks for Vaselina è uno spettacolo “dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari”, come recita la locandina, che racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi. E’ il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento. Genitori disperati e figli senza futuro combattono nell’”istante” che gli è concesso per la propria sopravvivenza, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l’amore. In una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale.
Versiliana Upgrade Festival vedrà inoltre in scena martedì 23 giugno “L’uomo della Sabbia” prodotto da Menoventi, sabato 27 giugno la prima nazionale di “Bloom’s day” coprodotto da Argot Studio e La Versiliana per la regia di Claudio Collovà; martedì 30 giugno la compagnia Mk presenterà lo spettacolo di danza “Robinson”.
Il mese di luglio si apre giovedì 2 con “Peperoni difficili” con Rosario Lisma e Anna Della Rosa, il 7 luglio ancora danza con Collettivo Cinetico in “[X] No, non distruggeremo le scuderie granducali” e “Miniballetto n. 1”, l’11 luglio invece è la volta di “Banane” del Teatrodilina, il 14 luglio “Ruggito” di Balletto Civile, “Antropolaroid” con Tindaro Granata il 7 luglio, il 21 luglio sarà il turno della compagnia I Sacchi di Sabbia con “Piccoli suicidi in ottava rima” e “Don Giovanni”, per finire “Caro George” il 25 luglio per la regia di Antonio Latella prodotto da Stabile/Mobile
BIGLIETTERIA: I biglietti per gli spettacoli di Versiliana Upgrade Festival avranno tutti un costo di 10 euro per il biglietto intero e 9 euro per il ridotto. C’è un’ulteriore opportunità: acquistando almeno cinque performance, ogni singolo ticket avrà il costo di 7 euro (per esempio: cinque spettacoli al prezzo di 35 euro anziché 50 euro).
I biglietti sono in vendita on line e presso tutti i punti vendita Ticketone, nonché al Teatro Comunale di Pietrasanta negli orari di programmazione cinematografica. Info 0584-265757 (Fondazione La Versiliana) e 0584-757443 (Fondazione Terre Medicee).
Carrozzeria Orfeo THANKS FOR VASELINA dedicato a tutti i familiari delle vittime e a tutte le vittime dei familiari
drammaturgia Gabriele Di Luca regia Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi interpreti Gabriele Di Luca (Fil), Massimiliano Setti (Charlie), Beatrice Schiros (Lucia) Ciro Masella (Annalisa), Francesca Turrini (Wanda), musiche originali Massimiliano Setti
luci Diego Sacchi , costumi e scene Nicole Marsano e Giovanna Ferrara
locandina AMBÉ2 coprodotto da Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi di Andria
Last Seen 2013 di Klp come migliore spettacolo dell’anno
TRAMA
Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia. Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di Marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della Marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Su questo pretesto surreale si fonda la trama del testo che “esploderà” non appena nella loro vita entrerà Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima. Nessuno, a parere dei due, potrebbe essere più adatto di lei per diventare un insospettabile corriere della droga internazionale. Con la complicità della madre di Fil, Lucia, una cinquantenne ludopatica appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal gioco, Fil e Charlie preparano Wanda per il grande viaggio. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa Annalisa, padre di Fil ed ex marito di Lucia, diventata nel frattempo una transessuale…
NOTE DI REGIA
Ancora una volta ci interessiamo alle dinamiche, ai paradossi e alle ipocrisie del nostro tempo con uno sguardo presente ma non moralistico sulla società. La manomissione delle parole e dell’informazione, la violenza della politica, l’occultamento di alcune verità nel rapporto vittima-carnefice tra occidente e oriente, il potere religioso, le sette religiose, le nuove religioni, i corsi spirituali, i corsi di autostima, i corsi di seduzione. Le false diete e i falsi prodotti biologici, le finte manifestazioni, il finto impegno civile, il finto buonismo. Fattucchiere, imbonitori e santoni con i loro falsi rimedi per tutto. E ancora: la strumentalizzazione del dolore, della solidarietà, della morte. Senza parlare di mia Zia, con le sue scarpette di coccodrillo e il suo odio feroce per gli immigrati, mentre “posta” su facebook foto e commenti commoventi su cani maltrattati e bambini marocchini.
Thanks for Vaselina è un’inculata morbida, è una violenza non esplicita, è il compromesso pericoloso e terribile che congela il pensiero. E’ l’abitudine ad una vita tranquilla. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa. Ma “Siamo tutti canaglie” come dice Amleto ad un certo punto. Noi che scriviamo e voi che leggete, non siamo certo immuni a tutto ciò. Noi non siamo i buoni, né i giudici, né i paladini di tutto questo. In diverse misure siamo tutti coinvolti ma, nonostante ciò, possiamo trovare in noi stessi la lucidità, la sensibilità e l’ironia per indagare queste cose e raccontare una storia. Thanks for Vaselina racconta la storia di esseri umani sconfitti, abbattuti, lasciati in un angolo dal mondo che prima li ha illusi, sfruttati e poi tragicamente derisi. E’ il controcanto degli “ultimi” e degli esclusi dal mondo del successo e del benessere. In un esistenzialismo da taverna dove ogni desiderio è fallimento. Genitori disperati e figli senza futuro combattono nell'”istante” che gli è concesso per la propria sopravvivenza, vittime e carnefici della lotta senza tempo per il potere e per l’amore. In una continua escursione fra la realtà e l’assurdo, fra il sublime e il banale. Come una corda sempre tesa fra il cielo e i bassifondi in uno spalancarsi di abissi dove, ad ogni passo, non si può che restare in bilico. Tasselli di una catena alimentare, di una selezione naturale che non avrà mai fine, fino all’ultima bomba, fino all’ultimo uomo.
“…e come disse il buon Dio scaccolandosi nella sua Jacuzzi: mi sa che ho creato molti amanti, ma non altrettanto amore”.