Paolo Bonolis ha ottenuto da Del Noce il via libera per la riesecuzione del brano ‘Angelo’, con uno strappo alla regola che la Rai si era imposta per rispettare il rientro della salma di Nicola Calipari.
Francesco Renga ha vinto la 55esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone ‘Angelo’. Al secondo posto Toto Cutugno e Annalisa Minetti, al terzo Antonella Ruggiero, al quarto Nicky Nicolai e Stefano Di Battista e al quinto Laura Bono. Con uno strappo alla regola che la Rai si era imposta per rispettare il rientro della salma di Nicola Calipari, Bonolis ha chiesto e ottenuto da Del Noce il placet per la riesecuzione del brano di Renga. ”E’ un brano che parla di una vita che nasce -dice Bonolis rivolto a Del Noce seduto in prima fila- e forse di fronte a una morte un senso ce l’ha”. Del Noce si guarda intorno, probabilmente per confrontarsi con altri dirigenti Rai, poi annuisce. E partono le note. ”Non avevo preventivato la vittoria”. E’ il primo commento di Francesco Renga dopo la vittoria. ”La canzone che ho presentato -ha spiegato il cantante- è la migliore delle quattro che ho portato al Festival. Un risultato eccezionale che mi rende felice e renderà felicissimo mio padre. Sono contento che abbia vinto la canzone, credo che la gente con gli sms abbia votato con il cuore”. Un finale sanremese contratto e difficile da gestire quello di stasera. Dopo il collegamento con l’aeroporto di Ciampino dove si attendeva il rientro della salma di Calipari, l’Ariston, su richiesta di Bonolis, ha tributato un lungo applauso all’agente del Sismi ucciso venerdì sera dal fuoco americano mentre stava riportando a casa Giuliana Sgrena, e poi, sempre su richiesta di Bonolis, è seguito un minuto di silenzio contro le guerre. ”Se voi siete d’accordo, io vi chiedo un minuto di silenzio per l’assurdità di qualunque guerra” ha detto il conduttore con gli occhi lucidi. E dopo il minuto ha proseguito: ”Mi auguro che questi 60 secondi siano serviti a qualcosa. Lo capite anche voi, adesso è difficile riprendere un discorso che appare insensato…”. A seguire una riflessione sulla vita e sulle guerre, che riporta il discorso sul Darfur. Poi inevitabile il ritorno alla realtà sanremese con il televoto e l’attesa dei risultati: ”Suona stridente di fronte al dolore che la famiglia Calipari sta vivendo, però un epilogo ci deve pure essere…”.