Secondo noi quest’anno il programma Domenica in è entrato nella mitologia della tv. Da subito ci siamo divertiti ad immaginare Paola Perego come la dea Diana, che armata di faretra e frecce si aggirava nello studio a caccia del copione e delle parole da dire, ma anche il “gobbo” sembrava le sfuggisse come una lepre. Insomma un’imbarazzante ricerca del testo perduto, sembrava che la la Perego, indubbiamente ben pagata, truccata e fotografata, non conoscesse la scaletta, un’improvvisazione non nuova che spesso le avevamo visto frequentare anche l’anno scorso a Vita in diretta.
STILE INCONFONDIBILE – Il programma perciò si è subito avviluppato, anche Pino Insegno con la sua voglia di fare e strafare ci è sembrato fuori ritmo. Stupenda l’intervista della Perego a Katiuscia, forse per dimostrare che quest’anno non si è badato a spese, le due poltrone erano così distanti che il regista aveva difficoltà a contenerle nei totali, comunque al di là della vertigine dello spazio, Paola era come sempre assopita e faceva le domande con il suo stile inconfondibile.
Altro momento clou è stato quando abbiamo inseguito il filo di Arianna cercando di comprendere le regole di un giochino canoro, “Ancora Volare”, che vi risparmiamo per non offendere la vostra intelligenza. La confusione era dominante a tal punto che poche volte avevamo visto un debutto così ben disorganizzato.
PROFUMO DI NAFTALINA – Eppure c’erano gli ospiti, anche costosi, i cantanti postbellici tirati fuori dall’armadio del passato, stranieri illustri, i balletti d’un tempo che fu. Se la tv avesse gli odori potremmo dire che c’era un dominante profumo di naftalina. Schema vecchio, giochini vecchi, spettacolo vecchio, ma d’altra parte non poteva essere che così. Cosa ci potevamo attendere da Paola Perego & Co. dopo i tanti insuccessi alle spalle? Certo la nostra Paola-Diana ha la fortuna di avere sempre l’aiuto del consorte Presta-Zeus che dall’alto dell’Olimpo della tv disporrebbe e controllerebbe palinsesti e star televisive. La saetta di Presta-Zeus lanciata su Giancarlo Leone è stata così folgorante che il direttore di Raiuno avrebbe preso la sua decisione secolare: Paola Perego forever (flop compresi).