Euridice Axen parla per la prima volta del padre!
Please follow and like us:
Alcuni passaggi dell’intervista per DIPIU’, settimanale diretto da Sandro Mayer
«Avevo soltanto diciotto anni quando vidi per la prima volta mio padre e fui proprio io a volere questo incontro».
Con queste parole Euridice Axen, l’attrice di origini svedesi, lanciata due anni fa da Ris e ora una delle nuove protagoniste della fiction Le tre rose di Eva 2, dove veste i panni della cattiva, apre uno spaccato toccante sulla sua realtà familiare. Sua madre è l’attrice svedese Eva Axen, che ha lavorato in film come Morte a Venezia di Luchino Visconti e Suspiria di Dario Argento, e suo padre un grande attore, Adalberto Maria Merli, un volto familiare al pubblico televisivo, protagonista negli anni Sessanta di tanti sceneggiati in bianco e nero come La Freccia Nera, E le stelle stanno a guardare, e poi, nel corso negli anni, di fictiom cult come La Piovra 3, fino alle più recenti Maria Montessori e Rebecca la prima moglie. Ma questo padre attore come lei, è stato per anni un buco nero nella vita di Euridice: figlia rifiutata, fino a quando lei lo è andato a cercare.
«I miei genitori si incontrarono sul set nel 1977», inizia a raccontare Euridice. «Mia madre aveva ventitre anni ed era bellissima, mio padre sedici in più, ed era già un grande attore affermato. Tra loro scattò subito la passione e rimasero insieme, tra alti e bassi, un paio di anni. Ma quando mia madre scoprì di essere incinta, mio padre si tirò indietro. Mia mamma mi ha raccontato che lui le aveva detto che non voleva avere figli, non si sentiva tagliato per fare il padre. Così, se ne era andato, lasciandola da sola e decidendo di portare avanti la gravidanza, è sempre stata il punto di riferimento della mia vita».
Quando era piccola ha chiesto a sua madre dove fosse il suo papà?
«L’ho fatto quando ho cominciato ad andare all’asilo. Vedevo i miei compagni con due genitori e allora chiesi a mia madre perché io ne avessi uno solo. Lei all’inizio mi disse che mio padre viveva lontano, ma crescendo mi spiegò chiaramente come stavano veramente le cose: “Sai, pur essendo una brava persona, tuo papà non voleva essere un genitore”.
Il resto, in edicola…
Fonte: DIPIU’