Milano celebra Gaber

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Al via la rassegna dedicata al grande Giorgio Gaber

A dieci anni dalla scomparsa del cantautore meneghino Giorgio Gaber, Milano gli rende omaggio con una lunga rassegna che partirà il 21 febbraio e andrà avanti fino al 23 marzo.

“Milano per Giorgio Gaber” è stata presentata dall’Assessore alla Cultura Stefano Boeri, da Paolo Del Bon, presidente della Fondazione Gaber e dalla figlia dell’artista Dalia Gaberscik, commossa, in conferenza stampa ha detto: “Siamo consapevoli che questi non sono tempi semplici, ma ce l’abbiamo fatta grazie anche all’appoggio del Sindaco Pisapia e Boeri. La nostra volontà e desiderio è quello di rimanere un appuntamento fisso annuale, magari non con una durata così lunga”.

Paolo de Bon ha illustrato gli eventi che si svilupperanno nel corso delle giornate: : “Il primo appuntamento è al Tieffe Teatro con Maria Laura Baccarini in ‘Gaber, io e le cose’ (dal 21 febbraio al 3 marzo). Sarà accompagnata dal violinista Régis Huby. Arriva un’altra donna ad interpretare il pensiero di Gaber dopo Maddalena Crippa“.

Dalla Francia, ormai suo paese di adozione, era presente anche la Baccarini: “Vivo in Francia da diversi anni e il mio amore per Gaber è sempre rimasto intatto. Mi sono accorta che la sua opera è universale e può essere interpretata anche da una donna. Quando ho presentato lo spettacolo in Francia il pubblico è impazzito e voleva conoscere tutto dell’artista”.

Il 12 marzo al Piccolo Teatro Studio sarà in scena “Giorgio Gaber – Jacques Brel: (un) dialogo in parole canzoni immagini”. A seguire, il 13 marzo, sempre nello stesso teatro: “Gaber se fosse Gaber”, uno spettacolo di Andrea Scanzi che sbarcherà a Milano dopo un anno in mezzo in giro per l’Italia.

Nelle ultime due serate, 22 e il 23 marzo, Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu porteranno il loro spettacolo “Non contare su di noi” al Teatro Strehler.

Il Signor G sarà ricordato con tante altre iniziative, perché come lui stesso cantava: “Ci sono due tipi di artisti: quelli che vogliono passare alla storia e quelli che si accontentano di passare alla cassa”.

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