Al cinema: “PROMETHEUS” di Ridley Scott

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Adrenalinico come “Avatar” e filosofico come “Blade runner”, “Prometheus”, di Ridley Scott, è uno scrigno immaginifico ricolmo di preziose gemme filmiche, a cominciare dall’ottima e complessa trama, passando per le sontuose e accurate ambientazioni scenografiche e finendo con una ricca serie di colpi di scena, che hanno il pregio di non abbassare mai la tensione del film sino alle sue scene finali. Il tutto, badando sempre a svolgere le funzioni di quello che è un vero e proprio prequel di “Alien”, dello stesso autore ma del 1979, illuminando e chiarendo tutti i vuoti lasciati da quel capolavoro della fantascienza moderna. Ma in più, con la rilettura mitologica del titano Prometeo, che anche qui forgia una discendenza umana, ma non con il fango e il fuoco divino, come narra la leggenda greca, bensì con una sostanza nera, che ingerita dal gigante alieno lo disgregherà, rilasciando il suo corpo e i suoi geni in una cascata che inseminerà la Terra di neonata linfa vitale.

Un mito rivisitato in forma aliena che segna l’inizio shock del film, fornendo la perfetta mistura per una missione spaziale alla ricerca degli “ingegneri” della vita, che nel 2093 vengono rintracciati e raggiunti sulla luna LV-223, come veniva indicato su delle “mappe stellari” tracciate da delle antichissime civiltà umane. Tutto questo in un film di rara bellezza estetica, che ha l’enorme pregio di coniugare l’azione mozzafiato con momenti di vera poesia esistenziale.

In rete

Sito Ufficiale: www.projectprometheus.com Sito italiano (con il trailer del film): www.prometheusilfilm.it

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