Il Festival di Venezia all’insegna dell’Eros
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La 68esima Mostra del Cinema che si apre il 31 agosto sarà all’insegna del sesso.
Di sicuro, quella più attesa, è la scena di nudo (intergrale) di Monica Bellucci, ma la 68esima Mostra del Cinema di Venezia, dal 31 agosto al 10 settembre, sarà all’insegna dell’hard. E’ ricco infatti il filone degli scandali al Lido tra sesso e violenza. Da Shame (con Michael Fassbender senza veli) al sadomaso A Dangerous Method, fino ad Al Pacino che porta la sensualità ai massimi livelli spogliando Jessica Chastain in Wilde Salome. Ma cominciamo da Monica Bellucci, che in un vero e proprio stato di grazia si mostrerà come mamma l’ha fatta nel nuovo film di Philippe Garrel Un etè brulant. E se la bellissima attrice italiana manderà in visibilio il pubblico maschile, quello femminile non rimarrà a bocca asciutta. Perchè da giorni incombe un dibattito pruriginoso che riguarda un altro nudo integrale, stavolta quello maschile di Michael Fassbender. L’attore appare in più di una scena di “Shame”; di Steve McQueen completamente senza veli e mette in mostra tutte le sue doti. Scene che ricordano il tormentone del 2004, quando il nudo di Stefano Accorsi in Ovunque sei sconvolse la Laguna.
Ma Fassbender sembra averci preso gusto, tant’è che spicca nella classifica ‘hot’ del Lido anche per l’interpretazione in A Dangerous Method di David Cronenberg. Una pellicola che racconta le vicende dei due padri della psicanalisi, Sigmund Freud (Viggo Mortensen) e Carl Jung (Fassbender), e del loro rapporto con la sexy paziente e allieva, Sabina Spielrein (Keira Knightley), una delle prime donne a diventare analiste. Jung-Fassbender non solo va a letto con la sua paziente ma si lascia condurre dalla fanciulla sul terreno sadomaso: la scena clou è quella in cui Keira-Sabrina si fa frustare da un eccitatissimo Jung. E non passerà di certo inosservata. Anche la programmazione di Orizzonti sarà particolarmente forte con il film australiano Hail di Amiel Courtin-Wilson, che propone un viaggio nei commerci di ogni tipo, anche sessuali. Ma ancor di più con il Pollicino, ovvero Le Petit Poucet di Marina de Van, che proporrà il più scandaloso orco della storia del cinema (Denis Lavant), che si divora con diletto da gourmet le sue figliole.