Arriva nelle librerie la prima biografia italiana sui Duran Duran.
“1981-2006 Glam Pop Party” è il titolo dell’opera è firmata da due giovani giornalisti Marcello Santone e Christian D’Antonio, vere e proprie “enciclopedie umane” su tutto ciò che è stato (ed è) il “mito Duran”, la band inglese erede dei Beatles in quanto a seguito di fans in tutto il mondo.
Il libro, va detto subito, è ben scritto, esauriente, ricco di curiosità, aneddoti e “segreti”: in ordine cronologico gli autori passano in rassegna tutti gli album della band divisi per capitoli, catapultando idealmente il lettore all’interno degli studi di registrazione dove si creavano pietre miliari della musica pop come “Save a prayer”, “Rio”, “The reflex”…per poi seguire la band in giro per il mondo nei loro interminabili tour…e ancora litigi, problemi personali, ripetuti cambi di formazione, fiaschi commerciali…fino al ritorno al successo planetario con la formazione originale (anche se è notizia delle ultime ore il nuovo abbandono del gruppo da parte del bizzoso chitarrista Andy Taylor) grazie all’album “Astronaut”. Un periodo storico irripetibile, gli anni ’80, che i Duran Duran hanno vissuto da star, spesso snobbati dalla critica “bacchettona” ma idolatrati dal pubblico e da una serie di ammiratori-vip come Lady Diana, Andy Warhol e Madonna.
Un occhio di riguardo è ovviamente dedicato al rapporto “Duran-Italia”, probabilmente la nazione più amata dalla band.
Non mancano nel libro informazioni dettagliate sulle produzioni “esterne” al gruppo, quei progetti paralleli (Power Station, Arcadia, The Devils) che hanno ulteriormente ingigantito la popolarità di Simon Le Bon, Nick Rhodes e dei “tre Taylor” (John, Roger, Andy).
Un plauso quindi a Santone e D’Antonio (e a “Editori Riuniti) per l’ottimo lavoro e un ringraziamento particolare da parte del sottoscritto…giornalista-duraniano-doc!