Lara Martelli, è lei l’unica Orchidea Porpora
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Dopo una lunga attesa dovuta ad una intensa attività live, un film e una attenta preparazione per questa produzione, torna finalmente Lara Martelli ex-promessa del rock nostrano, oggi prepotentemente leader “non allineata”, un esempio unico nel panorama musicale italiano.
L’album “Orchidea Porpora” esce per la intraprendente “In Out” e distribuito dalla “Venus” dopo un periodo di lancio esclusivamente in “rete” ed è un disco completo, senza brani riempitivi, un lungo viaggio nelle sonorità care a Jeff Buckley (principale “ispiratore” di Lara) che vanno dalle atmosfere intime e rarefatte, alle scure e violente incursioni rock.
Non dimentichiamo che Lara Martelli è stata l’unica artista italiana invitata al Tributo a Buckley tenutosi a Chicago!
Con una band di tutto rispetto (Massimo Giangrande, Stefano Palandri, Francesco Aliotta, Vieri Baiocchi e Andrea Biagioli) Lara è volata negli Usa per registrare al Southern Tracks di Atlanta (Bob Dylan, Pearl Jam, Aerosmith…) e il risultato sonoro le da perfettamente ragione.
L’album è ricco di momenti bellissimi…
Il brano di apertura è il trascinante “Sky”, un pezzo incredibilmente suggestivo ed ottimo apripista…
“Ode a Renoir” è un piccolo, prezioso gioiello che emoziona dalla prima all’ultima nota…
Per questo brano è stato girato anche un video (attualmente in rotazione) di gran classe, realizzato negli Usa durante il soggiorno per le registrazioni e Lara ha regalato una interpretazione da vera attrice.
Eh si, infatti la signorina Martelli ha la poliedricità tra le sue virtù e bisogna ricordare la sua azzeccata partecipazione al film “Terra bruciata” con Giancarlo Giannini, Michele Placido e Raul Bova.
“Vittima della stagione” è una song astuta e intelligente al tempo stesso…
“Tema di Lara” abbassa improvvisamente la “gradazione ritmica” e si presenta come uno slow elegante (ottima la tromba del guest Mike Applebaum) e sofisticato.
“New Orleans” è un ennesimo, breve ma delizioso colpo di classe…ascoltare per credere!
“Orchidea Porpora”, melodicamente languido prelude ad un breve inciso duro e indovinato.
Il punk-rock “Superstar” e la vibrante “Bleed in you” chiuduno un album importante di un’artista controcorrente e sensibile capace di regalare un’ora di emozioni tra parole e musiche armoniosamente sposate…
Incontriamo Lara nel backstage del suo concerto romano, e la troviamo in forma splendida, sorridente e grintosa come sempre…
Come mai tanto tempo per arrivare ad “Orchidea Porpora”?
Ho viaggiato, ho scritto molto…col primo album ero stata catapultata in un ambito più “commerciale”, che non rinnego, ma sicuramente non mi appartiene più.
Quindi è stato necessario ad un certo punto fermarsi e iniziare a riflettere su come volessi ripropormi al pubblico.
Come ricordi il tuo periodo di “lancio”?
Una grandissima frenesia! Facevo tanta televisione…ripeto, è stato bello poi riflettere, studiare e ricominciare a farmi domande per ritrovare le mie origini…
Il tuo nuovo lavoro si distanzia molto dall’album d’esordio.
Più maturo, arrangiato e suonato con grinta, e sicuramente non commerciale.
Non credi possa rivelarsi una scelta controproducente rituffarsi nell’underground dopo un solo album?
Io penso di essere nata nell’underground e diciamo che torno nel mio ambiente naturale.
Ho accumulato tanta esperienza live, un allenamento indispensabile, e penso sia fondamentale per un’artista che non ha una grossa promozione televisiva alle spalle, farsi vedere sul palco il più possibile.
Abbiamo notato un grosso affiatamento con la tua band…
Da 5 anni lavoro spalla a spalla con Massimo Giangrande e i suoi musicisti, e anche questo feeling è una delle carte vincenti dell’album, perché si sente che è un vero lavoro di team.
Come vi siete trovati a registrare un disco negli Usa?
Una esperienza incredibile!! Vedere i dischi di platino dei “Pearl Jam” alle pareti dello studio mi ha fatto un effetto notevole…ancora non riesco a crederci!! Abbiamo cercato di prendere tutta l’energia che quel posto ci dava e trasmetterla nelle session di registrazione.
Recentemente sono stata invitata al Tributo a Buckley a Chicago ed è stata la ciliegina sulla torta.
L’abbraccio della mamma di Buckley alla fine della mia esibizione, mi ha emozionato, e la sua frase “Jeff sarebbe stato felice di avere una sorella come te”, mi ha quasi fatto svenire!
Buckley è stato il mio più grande ispiratore.
Dicci la verità..quando hai ricevuto la telefonata con l’invito al Tributo a Buckley, hai pensato di essere su “Scherzi a parte”?
Beh già quando mi dissero “registriamo il disco nello studio dei Pearl Jam”, pensai ad uno scherzo, figuriamoci il Tributo!! (ride)
Chiudendo il capitolo ”primo album”, so che dal vivo non proponi nulla di quel disco.
Cosa salveresti di quel lavoro?
Salverei la grinta e l’energia di una diciassettenne che fa un passo coraggioso, in un ambiente che non mi riguardava, quello puramente pop, ma che comunque è riuscita ad avere un suo spazio.
Per il resto sono molto più soddisfatta oggi, anche perché i brani li scrivo da sola, mentre all’epoca le musiche erano scritte da altri.
Spesso mi chiedono di suonare brani come “Il potere”, che all’epoca ebbe un grosso successo, ma non me la sento di proporre quel materiale, nonostante sia ancora soddisfatta di alcuni testi che scrissi.
Il presente ora…”Orchidea Porpora”, contiene tante belle canzoni, ma una in particolare emoziona come non mai:”Ode a Renoir”….
E’ un omaggio a un pittore che mi ha colpito moltissimo, per il modo in cui rappresentava l’amore e i sentimenti…un artista che trasformava le sue tele in racconti…
C’è anche chi ha visto in “Renoir”, il famoso e omonimo regista francese, tanto che il video che hai girato sembra ricalcare il suo stile…
E’ vero mi viene detto spesso, ma è una pura, piacevolissima, coincidenza.
Parliamo della tua esperienza cinematografica in “Terra Bruciata” di Fabio Segatori…
Ehm…(ride)
Perché non rispondi?? Il film era bello e con un ottimo cast, no?
Che ti posso dire…dato che sono fidanzata con un attore, è un’esperienza che non rifarei per non subire il suo giudizio!! (ride).
A parte gli scherzi…si trattava di un piccolo ruolo, un cameo, ho accettato il ruolo perché potevo scrivere parte della colonna sonora…poi lavorare con Giannini, Placido, Raul Bova…non capita tutti i giorni…un’esperienza divertente.
Rifarei un altro film ma non così..nel senso che in “Terra Bruciata” interpretavo una cantante, ero quasi me stessa, mentre so di avere le capacità di poter interpretare un ruolo anche se dovrei studiare e impegnarmi seriamente.
I tuoi progetti futuri?
Faremo un altro video, quello di “Orchidea Porpora”, saremo in tour fino ad inizio estate e poi voglio pubblicare una mia serie di poesie…è un progetto a cui tengo moltissimo.
Tra un mese inizieremo a mettere giù le nuove idee per il terzo album…bisogna sempre lavorare!