Mario Opinato e il suo sogno Americano!
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Allora Mario, benvenuto su “Palcoscenico”.
La tua carriera è alquanto atipica visto che da diversi anni hai raggiunto popolarità negli Usa dopo aver concretizzato l’idea di trasferirti prima in Brasile e poi negli States. Come mai arrivasti a questa decisione?
Perchè volevo fare Cinema. Chiunque vuole o fa Cinema deve sapere che la capitale mondiale è Los Angeles, Roma mi sembrava molto restrittiva.
Hai avuto difficoltà nei primi periodi di soggiorno negli Usa per inserirti nel “giro”?
Difficoltà enormi, ma niente di impossibile.
Se vuoi veramente qualcosa con tutto te stesso e non ti fai scoraggiare dagli ostacoli che incontri sul tuo cammino, prima o poi i sogni si avverano.
Hai lavorato molto nel teatro americano. Cosa ricordi di quel periodo?
La gioia e la felicità immensa di andare in scena dopo tante settimane di prove durissime.
Come è avvenuto poi il passaggio al cinema?
In una delle commedie di Pirandello all’Actor’s Studio una produttrice mi ha notato,chiedendomi se volevo fare un provino per un film d’azione.Ho preso la parte ed ho fatto altri tre film con la stessa compagnia nell’anno successivo.
Qual è stato il tuo primo film americano?
THE DANGEROUS con Elliott Gould e Joel Grey(Oscar per CABARET).
Tra le numerose produzioni alle quali hai partecipato ricordiamo “Double Team’ con Jean Claude Van Damme e Mickey Rourke.
Cosa hai pensato al momento del tuo primo ciak così importante?
Che ero solo all’inizio di un lungo e difficile cammino.
Hai ricevuto consigli da queste due grandi star?
Sorprendentemente devo dire che l’unica veramente gentile e altruista è stata Sharon Stone,davvero una donna da ammirare,sempre pronta ad una parola di incoraggiamento e sempre con il sorriso sulle labbra.
“The Muse” con Sharon Stone è un altro dei tuoi prestigiosi biglietti da visita…
Hai aneddoti da raccontarci circa questo bel film e i suoi protagonisti?
Sharon era come una calamita, tutti sul set erano attratti dal suo fascino. Sia uomini che donne non potevano fare a meno di lanciarle uno sguardo ogni dieci secondi.Queste sono le vere star.
Andie McDowell invece,nonostante era più bella e appariscente con quella cascata di capelli neri,non aveva lo stesso carisma.
Come mai hai deciso di rientrare in Italia?
Dopo l’undici Settembre qualcosa mi dice che c’è qualcosa di importante per me qui a casa mia.Ho sempre seguito il mio istinto e fino a questo momento non me ne sono pentito.
Tra le tue esperienze “italiane” più recenti, parlaci del tuo ruolo ne “La Squadra”….
Lavorare in Italia per la prima volta è stato divertente e strano.Strano perchè i ritmi Italiani e soprattutto Napoletani sono più rilassati e senza eccessive frenesie.Devo dire che è stata quasi una vacanza.
Arriviamo ora ai progetti in sviluppo come “Doppio Agguato”….
E’ una storia vera sul rapimento Belardinelli nell’89. Come spesso mi accade io sono “il cattivo” uno dei rapitori.
Nel film reciti con Luca Zingaretti col quale avevi già lavorato per “Texas ’46”.
Immaginiamo ci sia un buon feeling tra di voi….
Siamo amici. Lui è un tipo riservato,non ama la mondanità ed è molto serio nel lavoro. Mi piace come persona.
Arriviamo alla domanda inevitabile…puoi anticiparci qualcosa circa i tuoi lavori futuri?
Un lavoro futuro doveva essere Augusto Imperatore per la Lux.Il mio era il ruolo di Scipione.Purtroppo le date in Tunisia coincidevano con queste di Doppio Agguato. Pazienza. Arriverà qualcosa di meglio.
Risposta immediata: I tre film che ti hanno cambiato la vita…
A 14 anni LA FEBBRE DEL SABATO SERA,perchè ho deciso di ballare e di lavorare nello spettacolo.A 30 anni THE DANGEROUS perchè è il mio primo film ed il primo amore non si scorda mai.Il terzo deve ancora uscire,è quello che mi farà conoscere al grande pubblico.
Bene, siamo arrivati alla fine di questa chiacchierata, vorrei che salutassi i nostri lettori telematici collegati in questo momento con “Palcoscenico”….
A tutti quei ragazzi o ragazze che hanno sempre sognato di fare Cinema e non hanno il coraggio di provarci:GO FOR IT
PROVATECI!!! Se lo volete davvero,niente è impossibile nella vita. Un saluto affettuoso Mario